5 stelle in 5 corone: i migliori momenti di Rea nei suoi anni nel mondiale!
Sunday, 29 September 2019 13:10 GMT
Diventando il primo pilota a laurearsi campione del mondo per cinque volte - e per di più consecutive - ogni stagione per Jonathan Rea è stata una pagina di storia
Ha stabilito nuovi record e ha tolto il respiro: Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) è l’orgoglio del suo paese: andiamo a rivivere i cinque momenti più belli dei suoi cinque mondiali con le emozioni che SBK® sa regalare.
2015: Un drammatico ultimo giro non ferma Rea in Malesia
Nell’arco della stagione 2015 la lotta è stata accesa e in particolare Chaz Davies era in un ottimo stato di forma. Provando ad avere la meglio sotto l’umidità della Malesia, Davies e Rea hanno superato a quattro giri dalla fine il loro connazionale Tom Sykes. Rea ha ripreso il gallese all’ultimo giro e sembrava aver dato tutto, ma mai dire mai. Un errore nella curva finale ha consentito a Davies di superarlo ma Rea non si è arreso e sulla linea del traguardo ha conquistato la vittoria per la gioia dei tifosi malesi.
2016: gran colpo in Germania
Il Round in Germania ha dato vita a molte emozioni nel World Superbike, dato che le aspirazioni di titolo mondiale di Jonathan Rea si sono scalfite. Dopo il ritiro di Gara 2 nel Round di Laguna Seca, la forma di Rea si è incrinata in Germania a causa di un raro problema tecnico che lo ha portato a cadere in Gara 1. L’EuroSpeedway Lausitz non è mai stato il suo circuito preferito, anche se tutto è cambiato in Gara 2. Uno scroscio di pioggia cadde sul circuito situato a 65 km a nord di Dresda. Tom Sykes finì in terra nel corso del primo giro di gara mentre il vincitore di Gara 1 Chaz Davies arrivò al traguardo solo in sesta posizione, lasciando a Rea la nona vittoria dell’anno, davanti ai piloti indipendenti Xavi Fores e Alex De Angelis. Dal primo zero in cinque anni di gare fino ad aumentare il suo vantaggio in campionato, la sua ultima vittoria del 2016 è stata anche quella più importante.
2017: A Donington Park si ferma il dominio di Sykes
Dopo che Chaz Davies era uscito in Gara 1 e Rea ne aveva approfittato, un fatto simile è successo anche dopo essere stato sorpassato dal compagno di squadra Tom Sykes il giro prima. Il nordirlandese infatti è uscito di pista alla vecchia chicane a tre giri dalla fine. Alla ricerca della prima vittoria Kawasaki sul circuito inglese, Rea ha fatto il passo in Gara 2 ed ha resistito agli attacchi di Sykes nelle battute finali. Ottima giornata per la scuderia con Jonathan Rea che ha vinto davanti al pubblico di casa per il suo primo successo a Donington Park in cinque anni e per la sua ultima affermazione fino a quella di questa stagione, quando ha chiuso la tripletta che lo ha riportato in testa alla classifica mondiale.
2018: Doppio problema a Imola per gli avversari...
Quello del 2018 è stato l’inizio di stagione peggiore per lui con Kawasaki nel WorldSBK; Rea è salito solo una volta sul podio su un totale di quattro e venne battuto in un ultimo giro incredibile da Marco Melandri in Gara 2 a Phillip Island. Ad Aragon e Assen, le vittorie andarono a Chaz Davies e a Tom Sykes, dimostrando che battere Jonathan era possibile. Ma a Imola, Rea è tornato quello di sempre e ha riaperto i giochi. Sbaragliando la concorrenza in Gara 1 e Gara 2, Rea è andato a prendersi la sua prima doppietta a Imola dal 2015, in casa Ducati. Quello è stato il punto di partenza di un’incredibile sequenza per lui, dove solo in un’occasione nelle successive 29 gare sarebbe rimasto giù dal podio.
2019: La battaglia all’ultimo giro a Misano con il rivale più giovane in lizza per il titolo WorldSBK
Jonathan Rea pensava di non avere più molte chance di conquistare la corona del 2019. Ma due grossolani errori di Alvaro Bautista (ARUBA.IT Racing – Ducati) hanno rimesso in gioco il nordirlandese. In Gara 2 a Misano, sarebbe stato Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing) il suo rivale, in testa alla gara per la prima volta e con la carica di portare la Turchia a un primo successo storico nel WorldSBK. La gara si è decisa all’ultimo giro. Alla fine l’esperienza ha avuto la meglio sull’esuberanza del giovane e Rea ha continuato a ridurre il proprio svantaggio a soli 16 punti. Il resto, come si dice, è storia...
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